Come si raddrizzano i denti?

Per spostare i denti e metterli al “posto giusto”, è necessario esercitare delle forze sui denti stessi. Per fare questo il professionista deve utilizzare degli ausili meccanici, abitualmente identificati col nome complessivo di “apparecchi”.

Apparecchiature Mobili

La domanda che per prima mi viene posta dal paziente è : “Dica, dottore, mi metterà un apparecchio fisso o mobile?” Sembra esserci una netta preferenza per l’uso delle apparecchiature mobili. Questo perché si pensa di poterne fare un uso limitato nel tempo, per esempio solo la notte, e così evitare l’imbarazzo di “farsi vedere” con l’apparecchio. Inoltre c’è l’idea comune, purtroppo anche da parte di qualche dentista, che gli apparecchi mobili siano meno impegnativi e più indicati per l’età infantile.
Entrambe queste idee sono sbagliate. La forza sui denti deve essere applicata in modo continuo, altrimenti nel periodo senza apparecchio si perde la posizione ottenuta nel periodo con l’apparecchio. È quindi chiaro che così si perde il vantaggio estetico dell’apparecchio mobile. Inoltre, potendo togliere l’apparecchio, il paziente, tende a dimenticarsi di rimetterlo perdendo così la possibilità di avere un buon movimento dei denti, cosa già di per se difficile con le apparecchiature mobili.

Questo comporta uno spreco di tempo da parte del paziente, di soldi da parte dei genitori, con pochi o nessun risultato reale, tant’è vero che spesso si fa seguire all’apparecchio mobile, l’uso di un apparecchio fisso.
Non è vero, poi, che l’uso delle apparecchiature fisse sia particolarmente impegnativo e poco adatto nei bambini. Anzi, potendo evitare la collaborazione necessaria per le apparecchiature mobili, quelle fisse offrono un risultato più certo con meno impegno da parte di genitori e pazienti.

Apparecchiature Fisse

Con questo termine s’intende l’insieme di elementi fissati ai denti, tecnicamente attacchi o brackets e archi di filo in acciaio o materiali simili. Questo insieme consente di avere un pieno controllo dei movimenti dei denti, con poco o nessun impegno da parte dei pazienti. Nell’opinione comune gli apparecchi fissi presentano alcuni svantaggi, rispetto a quelli mobili. Proviamo a paragonarli. Estetica sgradevole: è semplicemente dovuta al fatto che l’apparecchio mobile può essere rimosso, ma come abbiamo visto l’apparecchiatura funziona solo quando è in bocca, quindi va portata sempre e non è esteticamente più gradevole di quella fissa.

Dolori ai denti e fastidio alla gengiva: i denti, all’inizio del trattamento sono indolenziti, questo vale per entrambe le apparecchiature, l’apparecchio fisso, all’inizio può irritare le guance, più che la gengiva, ma si tratta di un fenomeno transitorio e ben controllabile. Facile formazione di carie: le carie non vengono determinate dal tipo di apparecchiatura ma dal ristagno di placca sui denti. Se chi usa l’apparecchio, di qualunque tipo, si lava correttamente, non avrà mai carie.

Apparecchiature Invisibili

Gli ortodontisti comprendono che il portare apparecchiature fisse, visibili, comporti un notevole disagio per i pazienti, soprattutto in funzione dell’età. Per questo si è cercato, nel tempo di migliorare l’estetica degli apparecchi, riducendone le dimensioni, utilizzando materiali meno evidenti, come la ceramica. Una brillante soluzione estetica è l’applicazione degli apparecchi sul lato interno dei denti, si parla, in questo caso di apparecchiature linguali.
Questo tipo di apparecchi è adatto agli adulti ed agli adolescenti, consente ogni tipo di trattamento ed è, praticamente, invisibile. Può essere applicato, solo da uno specialista che  abbia seguito un training specifico su queste apparecchiature.

Un’altra soluzione estetica è l’uso di allineatori trasparenti, di cui un’azienda leader è rappresentata da Invisalign. Si tratta di un apparecchio mobile, in realtà, ma deve essere portato sempre e grazie alla sua particolare costruzione consente, in casi ben selezionati, il raggiungimento di buoni risultati. È indicato per pazienti adulti e deve essere gestito da uno specialista.